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Cambiamento climatico, CNR: Equilibrio artico a rischio

La lotta al cambiamento climatico è una sfida che non si può più rimandare. I suo effetti stanno producendo delle esternalità negative con ripercussioni per l’ambiente, la società e l’economia. In questo articolo trattiamo dell’equilibrio artico sempre più a rischio.

La ricerca sul clima artico

Secondo quanto riporta il recente studio, ci sarebbe un legame fra il clima e il funzionamento dei sistemi lacustri. A riportarlo è lo studio condotto dal gruppo di Ecologia Trofica del dipartimento di Biologia Ambientale dell’Università “La Sapienza”. Infatti, gli ecosistemi lacustri artici sarebbero considerati hotspot di biodiversità e sink di carbonio alle più elevate altitudini. La ricerca, pubblicata sulla rivista Scientific Repotrs, fortemente interdisciplinare, ha visto la partecipazione dell’istituto di scienze polari e l’istituto di ricerca sulle acque del CNR (Consiglio Nazionale delle ricerche). La ricerca è il risultato della combinazione dell’analisi elementare e degli isotopi stabili di campioni animali e vegetali attraverso l’ausilio di immagini satellitari. Inoltre, ha avuto un ruolo molto importante la ricostruzione dell’idrodinamica di 18 laghi in 3D delle isole Svalbard.

I risultati dei ricercatori sul cambiamento climatico

I ricercatori hanno studiato le fonti di nutrienti nei laghi e hanno tracciato il loro trasferimento attraverso la rete alimentare. Attraverso questa operazione i ricercatori hanno potuto mettere in relazione i modelli osservati con gli aspetti climatici idrodinamici dei laghi artici, la copertura nervosa e vegetazionale e la presenza di specie migratrici caratteristiche dell’area. I risultati chiariscono gli effetti diretti e indiretti che queste variabili connesse al clima hanno sulle interazioni tra le specie e il ciclo di nutrienti (carbonio e azoto) in questi ambienti estremi. Da ciò si evidenzia che l’aumento della temperatura porterà ad un aumento del carico di nutrienti in questi ecosistemi. Ciò provocherà conseguenze sulla loro produttività e sui tassi di di rilascio di carbonio in atmosfera, entrambi ad oggi limitati a causa della carenza di azoto e altri elementi.

Come evidenzia Edoardo Calizza dell’Università “La Sapienza”, lo studio aiuta a comprendere meglio come l’aumento delle temperature potrà avere degli effetti sulla biodiversità. Inoltre, anche sugli effetti dl funzionamento degli ecosistemi polari, e sui servizi sociali che essi svolgono sia su scala globale e locale.

Redazione
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