Energia e Green Economy

Caro energia, nuove misure in arrivo?

Il recente caro energia sta causando diversi problemi per famiglie e imprese. Il governo Draghi sta varando un nuovo decreto sostegni per contenere i costi, tra cui l’accisa mobile.

Ne parliamo in questo articolo.

Aumento dell’import da Algeria, Qatar, Angola e Congo

Secondo quanto riportato dal ministro della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani, gli aumenti di import di gas da Algeria, Qatar, Angola e Congo possono ridurre la dipendenza dal gas russo. Si tratta, secondo il ministro Cingolani, di paesi produttori dove il governo ha recentemente compiuto missioni. Le possibili misure potrebbero aumentare la sicurezza nel breve e medio termine; riducendo la dipendenza dal gas di circa 20 miliardi di metri cubi. Alcuni degli obiettivi, ha spiegato Cingolani, sono quelli di aumentare l’import di gas algerino, l’import dell’infrastruttura Trans Adriatic Pipeline (TAP). Quest’ultimo, a patto che si ottengano volumi aggiuntivi dall’Azerbaigian.

Caro energia, l’ipotesi di un’accisa mobile

Al fine di mitigare questo caro energia, il Governo sta valutando la possibilità di introdurre un’accisa mobile sui carburanti. In tal senso, si fronteggerebbero i costi del Brent (sui 100 $ a barile, prezzo alto ma in calo rispetto ai massimi) e quelli del gas e dell’energia, utilizzati nelle raffinerie nella fase di trasformazione. Il tutto con ripercussioni sui costi finali. L’accisa mobile permetterebbe di alleggerire il carico complessivo vista la repentina crescita dei prezzi. L’obiettivo è quello di ridurre di circa 15 centesimi di € il prezzo della pompa di benzina e del diesel utilizzando come copertura l’extragettito Iva accumulato. Misure analoghe a quelle intraprese da Francia e Germania. Una soluzione provvisoria, ma non l’unica. Infatti, al Mef e al Mite si sta discutendo sulla rateizzazione delle bollette di luce e gas.

No a scostamento di bilancio ma fondo ad hoc per i ristori

Le misure derivanti dall’extragettito Iva dovuto al caro energia non sarebbero però sufficienti. L’idea sarebbe quella di tassare gli extraprofitti delle imprese di alcuni settori interessati senza ricorrere ad un nuovo scostamento di bilancio; tutelando la stabilità della finanza pubblica italiana. Così facendo i prezzi di benzina e diesel potrebbero diminuire senza ricorrere alle casse statali; contribuendo a ridurre il caro energia. Una situazione opposta a quella dei vari partiti politici, ma al momento la principale. Inoltre, il Ministro dello Sviluppo Economico, Giancarlo Giorgetti ha chiesto di rifinanziare con 1 miliardo di euro il Fondo di Garanzia per le PMI, oltre alla costituzione di un apposito fondo ad hoc. Quest’ultimo avrà un finanziamento di 800 milioni di euro e contribuirà a fornire risorse aggiuntive alle imprese più colpite.

Il tempo scorre e la riunione che si terrà oggi in Consiglio Dei Ministri potrebbe essere cruciale per gli scenari futuri.

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