Site icon EconomiaItalia

Festa della donna: parità salariale nel 2156

Festa della donna

Oggi, 8 marzo, è la giornata internazionale dei diritti delle donne, nota anche come festa della donna. In questa ricorrenza annuale si celebrano le conquiste economiche, politiche e sociali delle donne, vittime ancora di discriminazioni. Una di queste è il cosiddetto gender gap, ossia la differenze che intercorrono fra uomo e donna. Ne parliamo nell’articolo di oggi.

Il Rapporto del World Economic Forum

Secondo quanto riporta il World Economic Forum nel Global Gender Gap Report 2021, ci vorranno circa 135,6 anni per raggiungere la parità di genere. Infatti, il 2156 sarebbe l’anno nel quale non ci dovranno essere più discriminazioni fra uomo e donna. Un peggioramento rispetto all’edizione del 2020, in cui la parità avrebbe dovuto raggiungersi in 99,5 anni. A causare questo ritardo è stata la pandemia da Covid-19, che ha colpito settori occupati in prevalenza dalle donne, come sottolinea il World Economic Forum. Nonostante infatti ci siano stati dei miglioramenti in termini di educazione e sanità, sono ancora persistenti le disparità nei confronti delle donne da un punto di vista economico, politico e sociale.

I Paesi Nordici in testa nella lotta alle disparità ma l’Italia fa dei passi avanti

Secondo il rapporto del World Economic Forum del 2021, Islanda, Finlandia, Norvegia e Svezia sono i Paesi con meno disparità di genere. Germania e Francia si posizionano rispettivamente all’ 11° e 16° posto, mentre gli Usa sono solo al 30° posto. In una situazione pandemica come quella nel 2021, si registra il rimbalzo dell’Italia, che ha guadagnato 13 posizioni, salendo dal 76° al 63° posto, in panel di 156 paesi. Secondo il report, il miglioramento è stato dovuto dalla partecipazione ala politica dove l’Italia si è posizionata al 33° posto. Tuttavia, restano ancora disparità nella partecipazione economica, al 144° posto al livello europeo.

Un messaggio dalla cultura nella giornata della festa della donna

Nella giornata internazionale sui diritti delle donne, il ministro della Cultura, Dario Franceschini ha annunciato che l’ingresso nei musei, nei parchi archeologici e nei luoghi della cultura dello Stato sarà gratuito per le donne. Inoltre, lo stesso ministro ha esposto la storia della scrittrice Grazia Deledda, vincitrice nel 1926 del premio Nobel per la letteratura. Il ministro ha evidenziato come la Deledda abbia combattuto pregiudizi e incomprensioni. Inoltre, Deledda ha dovuto farsi strada in cui le donne venivano rilegate in una posizione subalterna, e in un mondo, quello della critica letteraria che l’ha messa in ruolo di secondo piano dopo la sua morte. Insomma, una figura d’ispirazione, che potrebbe indirizzarsi a innumerevoli donne che vivono la stessa situazione.

Insomma, la giornata internazionale sui diritti delle donne ci fa riflettere su come la disparità fra uomo e donna sia tutt’altro che finita. Occorreranno dunque delle misure economiche adeguate per risolvere questo problema.

Exit mobile version