Energia e Green Economy

Giornata Mondiale dell’acqua: quanta ne consumiamo?

Oggi si celebra la ricorrenza della giornata mondiale dell’acqua o World Water Day. La ricorrenza, istituita dall’Onu nel 1992, costituisce uno dei capisaldi dell’Agenda 21. Questo bene prezioso contribuisce alla vita sulla Terra e dei suoi abitanti. Quanto ne consumiamo? Ne parliamo in questo articolo.

Una crisi idrica

Secondo quanto riporta il report del WWF “L’ultima goccia”. “Crisi e soluzioni del prosciugamento climatico”, ci troviamo difronte ad una crisi idrica. Pubblicato in vista della giornata mondiale dell’acqua, il WWF illustra delle soluzioni per risolvere il legame che unisce acqua e clima. Infatti, secondo il report più di 4 miliardi di persone, la metà della popolazione mondiale, vivrebbero in una grave carenza d’acqua per circa un mese all’anno. Tra il 1970 e il 2019, il 7% di tutti gli eventi catastrofici mondiali avrebbero avuto un legame con la siccità, contribuendo al 34% delle morti legate ai disastri. L’ammontare della popolazione globale a rischio siccità estrema potrebbe avere un incremento dal 3% all’8% nel corso del XXI secolo.

Meno acqua dal rubinetto, ma più bottiglie

Secondo quanto riporta The European House Ambrosetti nel report “Community Valore Acqua per l’Italia 2022, meno di 1/3 dei cittadini italiani beve acqua di rubinetto. Si tratta di un paradosso. Infatti, in Italia l’acqua del rubinetto è una delle migliori in Europa in termini di purezza. Il consumo di acqua pubblica in Italia viene disincentivato essenzialmente per due motivi: le notizie di cronaca sull’acqua contaminata e il suo sapore neutro. Secondo Ambrosetti, il consumo di acqua giornaliero pro capite in Italia è di 220 litri. Tuttavia, 2 cittadini su 3 sottostimano il loro consumo di acqua. Inoltre, l’importo che i cittadini pagano sul consumo d’acqua in un anno è di circa 85€, ma circa 9 su 10 affermano di pagare una bolletta dell’acqua troppo cara. Insomma, le fonti di acqua pubbliche potrebbero notevolmente limitare l’impatto degli enormi consumi di acqua. Una possibile soluzione è costituita dalle casette dell’acqua.

Le casette dell’acqua: una possibile soluzione?

Le casette dell’acqua sono dei servizi di erogazione di acqua pubblica potabile di qualità naturale, frizzante, refrigerata o a temperatura ambiente diffusesi negli ultimi dieci anni. Il tutto avviene mediante apposite strutture, impianti di filtrazione ed erogazione situati generalmente in dei chiostri. L’impianto può avere come destinatari gli utenti di un quartiere oppure si colloca all’interno dei condomini. Non sono previsti costi aggiuntivi per l’utente in caso di finanziamenti pubblici. L’obiettivo è quello di ridurre il consumo di acqua in bottiglia, con conseguenti risparmi in termini di trasporto, bottiglie di plastica ed infine i costi sui consumatori finali.

In sintesi, un buon approvvigionamento delle acque pubbliche ci potrebbe permettere di limitare i consumi e di non sprecare questo prezioso oro blu.

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