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“I migliori sono quelli di azione.”

1. L’Italia consuma circa 70 miliardi di metri cubi di gas (76,1 ma secondo i dati Mise)

Produzione Nazionale Idrocarburi anno 2021

2. Sempre secondo i dati Mise l’Italia ha prodotto 3,2 miliardi Snc di gas nel 2021 (escluso dicembre), nel 2000 ne producevamo circa 17. L’estrazione avviene circa 50/50 fra terra e mare (anche qui dato più preciso nei commenti, in realtà ad essere precisi siamo a 1.4/1.7)

Produzione Nazionale di Gas nel 2021

3. stando ai numeri ufficiali contenuti nel Piano per la transizione energetica sostenibile delle aree idonee, o PiTESAI, le riserve di gas naturale fra terra e mare ammontano a circa 90 miliardi di metri cubi. Quindi già qui capiamo che la domanda annua sarebbe forse (e forse lo spiego dopo) colmata estraendo tutto quel popodiroba, e dopo?

4. Arriviamo alla questione normativa, perché c’è una legge che sostanzialmente ti dice che non puoi estrarre così a caso perché il tuo amico con la tessera azzurra si è svegliato male quella mattina e doveva fare un po’ di disinformazione per sentirsi al pari della Meloni. La legge in questione è la 133 del 6/8/2008. Questa legge recita all’articolo 8:

“Il divieto di prospezione, ricerca e coltivazione di idrocarburi nelle acque del golfo di Venezia, di cui all’articolo 4 della legge 9 gennaio 1991, n. 9, come modificata dall’articolo 26 della legge 31 luglio 2002, n. 179, si applica fino a quando il Consiglio dei Ministri, d’intesa con la regione Veneto, su proposta del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, non abbia definitivamente accertato la non sussistenza di rischi apprezzabili di subsidenza sulle coste, sulla base di nuovi e aggiornati studi, che dovranno essere presentati dai titolari di permessi di ricerca e delle concessioni di coltivazione, utilizzando i metodi di valutazione più conservativi e prevedendo l’uso delle migliori tecnologie disponibili per la coltivazione. Ai fini della suddetta attività di accertamento, il Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare si avvale dell’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (ISPRA), di cui all’articolo 28 del presente decreto.”

Giunti qui qualcuno si chiederà cos’è la subsidenza, ora non sono un geologo ergo rimando al dizionario e mi limito a quanto segue

“In geologia, movimento della piattaforma continentale o del fondo marino, che tende ad abbassarsi sotto il peso dei sedimenti che gli si accumulano sopra; fenomeno tipico delle aree geosinclinali.”

Ora secondo Geopop che ha intervistato il prof Teatini, si può estrarre comunque senza creare problemi ambientali con le dovute precauzioni.

L’ipse dixit non mi garba, ma questa persona guardando online ha svolto parecchie ricerche sul tema. Comunque ipotizziamo che quanto affermi sia falso. Ok non estraiamo e il ragionamento dovrebbe concludersi qui.

Ipotizziamo che il virgolettato sia vero. Ok allora cosa ci ferma?

5. Svariati problemi:

a- 90 miliardi di mc non basterebbero a colmare la domanda di due anni

b- i tempi legislativi impedirebbero una risposta immediata ed efficace al prezzo del gas di oggi; quindi, tutto ciò ha senso se e solo se ipotizzi che ad inizio estrazione e produzione (ipotizziamo 2 anni) saremmo ancora fortemente dipendenti dal gas.

c- ipotizziamo che per magia il parlamento intervenga super velocemente con la legge migliore del mondo. Secondo voi le imprese non scaricherebbero sul consumatore finale il costo di tutto questo processo? Quanto meno i costi fissi del processo di ricerca? Cos’è lavorano a gratis?

Come al solito bisogna constatare che i pasti gratis non esistano, così come il mondo privo di attriti. Ne parliamo nel video di oggi.

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