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I migliori trend tecnologici secondo McKinsey

In che modo si potrebbe stilare una lista dei trend tecnologici più popolari del momento? Una possibilità è quella di immedesimarsi nei vertici dei leader del settore e individuare le tecnologie che influiscono sulle decisioni strategiche. È stato questo l’approccio che alla McKinsey & Company hanno scelto di adottare. In particolare, sono stati considerati: i brevetti, le nuove pubblicazioni, le menzioni di notizie, la frequenza delle ricerche online, totale degli investimenti privati e il numero di aziende che hanno investito nel trend. Per ognuno inoltre, McKinsey ha calcolato un punteggio riassuntivo che cerca di racchiudere tutte le informazioni connesse; cosicché, posto su un piano cartesiano, possa facilitare il confronto tra trend tecnologici.

L’analisi in dettaglio

Infine, come è possibile vedere nel grafico, per ogni punto ci sono colori e dimensioni diversi per dare ancor maggiore spessore alle informazioni visualizzabili. La grandezza dei punti è proporzionale al punteggio ottenuto, il colore chiaro, invece, indica che buona parte dei progressi sono stati fatti in anni recenti. Gli assi contengono informazioni per lo più qualitative, anziché quantitative. Sull’asse y è possibile identificare l’estensione dell’industria target, spaziando dalle tecnologie destinate ai settori di nicchia a quelle che interessano trasversalmente una moltitudine di settori diversi. Sull’asse x viene definita la maturità tecnica della tecnologia che parte dall’essere ancora in fase di ricerca fino all’adozione ed implementazione effettiva in azienda.

McKinsey Trend Technologies

I trend analizzati

Lo studio analizza dieci trend tecnologici diversi, vediamoli uno alla volta (in ordine sparso).

                1. Next-level process automation and virtualization. Alla base di questo trend sta “il potere combinatorio della tecnologia”, cioè la capacità di innovazioni di natura diversa di coordinarsi su uno scopo comune. In questo senso, tecnologie apparentemente distanti come l’Industrial Internet of Things (IIoT), la robotica, l’impiego di “digital twins” e la stampa 3D e 4D possono essere combinate insieme e, grazie al principio della scalabilità, possono raggiungere il successo industriale. McKinsey gli attribuisce un punteggio di overall pari a 24.

                2. Future of connectivity. La connettività super veloce resa grazie al network di ultima generazione (5G) e l’Internet of Things (IoT) sta ampliando il panorama delle applicazioni industriali e l’offerta di servizi nuovi e meglio personalizzabili. McKinsey gli attribuisce un punteggio di overall pari a 31.

                3. Distributed infrastructure. I progressi nei campi del cloud ed edge computing permettono alle aziende di avere a disposizione una sempre maggiore potenza di calcolo al di fuori del loro network di riferimento, così da accelerare il reperimento delle informazioni e i processi decisionali basati sui dati. McKinsey gli attribuisce un punteggio di overall pari a 45.

                4. Next-generation computing. Accanto agli avanzamenti nel computing moderno sta già emergendo una nuova generazione con a capo il quantum computing e il computing neuromorfico. Nonostante si tratti di tecnologie ancora acerbe, già sono evidenti le potenzialità di questo tipo di applicazioni nei settori chimico e farmaceutico.  McKinsey gli attribuisce un punteggio di overall pari a 39.

                5. Applied AI. La tecnologia di questo trend consente di migliorare sensibilmente l’interazione umano-macchina e di aiutare a dare un senso ai dati del mondo reale. Purtroppo, però, sono ancora diffuse difficoltà significative in termini di scalabilità per via delle sfide tecniche ma anche socio-organizzative. McKinsey gli attribuisce un punteggio di overall pari a 41.

                6. Future of programming. Gli avanzamenti in questo campo sono coerenti con le parole di Marc Andreessen che nel 2011 dischiarò: “Software is eating the world”. Oggi, nel 2022, le aspettative sono che i programmatori vengano sostituiti da una rete neurale che usa la machine e deep learning per sviluppare i software in autonomia. McKinsey gli attribuisce un punteggio di overall pari a 38.

                7. Trust architecture. Consiste nell’insieme delle tecnologie e dei protocolli progettati per difendersi in un mondo di cyberattacchi sempre più feroci. In particolare, forniscono i mezzi per verificare l’affidabilità dei dispositivi durante il caricamento dei flussi di dati attraverso reti, applicazioni e API. McKinsey gli attribuisce un punteggio di overall pari a 32.

                8. The Bio Revolution. Nasce dall’unione dei progressi dei trend precedenti con quelli più tipicamente legati alla biologia. Si tratta ancora di un trend in fase iniziale ma già promette di avere un impatto significativo nell’industria del settore primario, così come in quella della salute. McKinsey gli dà un puteggio pari a 18.

                9. Next-generation materials. Si tratta del trend che investe in particolare la scienza dei materiali. Anche qui siamo di fronte ad una tendenza ancora abbozzata ma che è determinante nel perseguimento della sostenibilità ambientale. McKinsey gli attribuisce un punteggio di overall pari a 14.

                10. Future of clean technologies. È la lotta al cambiamento climatico che sta trainando questo trend che interessa la produzione, distribuzione e immagazzinamento dell’energia pulita. McKinsey gli attribuisce un punteggio di overall pari a 19.

Quali limiti dell’analisi?

A questo punto è naturale chiedersi quanto ci si possa fidare dell’analisi di McKinsey. In fondo, non sarebbe stato meglio per loro non condividere queste informazioni e sfruttarle per sé? Forse no. Al di là di velate strategie di marketing, la ricerca esposta da McKinsey è soltanto una fotografia delle aspettative dei maggiori player nei confronti di alcuni tra i più popolari trend tecnologici. Insomma, nel grafico mostrato non c’è la dimensione del tempo e nulla vieta che, se i punti venissero rappresentati in funzione del tempo, questi cambierebbero di dimensione, colore e posizione.

L’importanza del tempo

L’Hype Cycle di Gartner mostra l’evoluzione delle aspettative delle innovazioni tecnologiche in funzione del tempo. È come se, per costruirlo, il grafico a due dimensioni di McKinsey fosse stato appiattito su un’unica dimensione, quella delle aspettative e che questa sia stata posta in funzione del tempo. Interessante è il fatto che empiricamente tutte le tecnologie seguono in media questo andamento. Eccone una rappresentazione generica.

Hype Cycle
Components Hype Cycle

La curva è divisa in cinque fasi, ognuna delle quali identifica un preciso periodo nella vita della tecnologia in questione: innesco, inflazione, disillusione, illuminazione e produttività. In breve, sembra che in media le innovazioni tecnologiche sono scalabili soltanto dopo aver esaurito l’entusiasmo iniziale e aver superato una fase di “sordina” (sempre in quest’ordine). Una volta appurato tutto ciò, non resta che posizionare ognuno dei trend sopracitati nel corretto segmento della curva di Gartner, attività che preferirei lasciar fare ai lettori che potranno così esercitarsi in questa ardua impresa.

Fonti:

The top trends in tech – McKinsey

Understanding Gartner’s Hype Cycles – Gartner

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