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Mi sono sbagliato, forse

Io ho sempre visto male un governo Draghi, non tanto per l’uomo – estremamente competente -, quanto più per la miriade di ciarlatani con cui dovrà confrontarsi. Reputavo anche improbabile una sua risposta affermativa. Felice di essermi sbagliato.

Ma quando vedi che arriva 5 minuti prima ad un incontro, quando senti un discorso ragionato, breve, senza retorica, che delinea chiari obiettivi e specifiche condizioni, non puoi non sentirti veramente euforico.

Se salirà Draghi ci sono buone probabilità di aver scampato il pericolo legato al non aver presentato un piano o averne presentato uno poco convincente.Ci rimane solo di evitare di morire di aiuti.

Cosa che onestamente per ora vedo difficile.

Per ora sto ubriaco, sperando di non svegliarmi da questo sogno con l’amaro in bocca e il mal di testa. Sappiamo tutti com’è finita poi in una notte da Leoni: solo che stavolta Kimmy non leva il disturbo in una notte, ma anzi si porterà a casa il malloppo per 6 anni e li potrà gestire in tutta tranquillità.

I problemi italiani sono tanti e immensi. Moltissime questioni oltre al NextGenEU su cui mettere mano: riforma della giustizia e legge elettorale su tutte.

Spero vivamente e dal profondo che oggi sia un giorno di svolta per l’Italia, un giorno nuovo, il nostro punto di minimo da cui invertire la rotta. Da buon pessimista oggi la vedo diversamente. E sono circa 48 ore che questo paese mi ha riacceso un barlume di speranza. Sento di avere una paura immensa di vedere distrutta anche questa.

Probabilmente viaggio sulle ali dell’entusiasmo. Probabilmente sono ubriaco e inebriato. Probabilmente non sono oggettivo. Probabilmente me ne pentirò amaramente.

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