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Orsini sbaglia. Salvare la democrazia (e i bambini).

Nelle ultime settimane non passa un giorno che non si senta parlare del professor Alessandro Orsini. Ieri, nella fattispecie, l’oramai noto professore della LUISS ha esordito nel programma “Cartabianca” – da cui lui stesso aveva lamentato la (falsa) “censura” – con una dichiarazione singolare sui bambini e le dittature. Di cosa si tratta? Vediamolo insieme.

Le dichiarazioni del professor Orsini…

Nella fattispecie la dichiarazione del professore è quella che segue:

Io non ragiono in un’ottica politica ma umanitaria: preferisco che i bambini vivano in una dittatura e non muoiano sotto le bombe in nome della democrazia. Un bambino può essere felice anche in una dittatura

Tralasciando il ragionamento (molto) discutibile del professore dal punto di vista politico (se fosse vero, dovremmo deprecare qualsiasi rivoluzione – anche giusta – in nome della “Pace sociale”); come cambia il tenore di vita dei minori nei diversi regimi politici? La parola, come sempre, ai dati.

… e la realtà dei fatti

Il professor Orsini non è nuovo a fare delle affermazioni sui minori (ricordiamo che voleva imporre delle sanzioni a Putin sulla base dei bambini uccisi fino a qualche tempo fa); questa volta, però, il claim che ha fatto sul tenore di vita dei minori in base ai diversi regimi politici è molto forte e merita, visto l’oggetto molto delicato, di essere esaminato empiricamente.

Cosa ci dicono, quindi, i dati? Possiamo vederlo da questo grafico, preparato da OurWorldInData:

Mortalità infantile e libertà politica. Fonte: Università di Cambridge (OurWorldInData)

Nel grafico, che è un semplice grafico a dispersione, è rappresentata nell’asse delle ascisse la qualità delle istituzioni liberaldemocratiche (in forma di indice) e nelle ordinate la mortalità infantile (variabile proxy per il tenore di vita dei minori). La correlazione è negativa, il che sta a significare che migliore è la qualità delle istituzioni liberaldemocratiche e minore è il tasso di mortalità infantile.

Una correlazione spuria, diranno i più scettici fra voi, se non fosse che questa correlazione si ripete per altre variabili chiave; ad esempio con la tutela dei diritti umani (di cui Orsini si erge ad improbabile difensore); dove osserviamo una forte correlazione positiva tra qualità delle istituzioni democratiche e protezione dei diritti umani.

Libertà politica e tutela dei diritti umani

Un trade off inesistente

La ricerca della visibilità mediatica può fare brutti scherzi; le considerazioni (poco felici) di Orsini ne sono un esempio. Quello che i dati, unico metodo di analisi corretta del reale, ci dicono è che non esiste alcun trade off tra tutela della democrazia, tutela dei diritti umani e tutela dei minori.

Forse è ora che nei talk show, sempre più tribune politiche invece che programmi di approfondimento, si sostituisca un confronto serio e basato sui fatti piuttosto che del facile (e pericoloso) populismo da salotto.

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