Ucraina: quali sviluppi per l’economia?
Pubblichiamo il gentile contributo di Alberto Graziani sui possibili sviluppi economici della crisi ucraina; con particolare attenzione agli sviluppi di politica monetaria.
Temo che l’invasione russa dell’Ucraina sia per l’eurozona uno shock stagflazionistico o recessivo. C’è qualcosa che ricorda gli anni ’70 e l’impennata dei prezzi dell’energia associata all’invasione russa dell’Ucraina. Non potrebbe accadere in un momento peggiore poiché versa benzina su un fuoco già acceso di inflazione. Per le banche centrali è uno scenario da incubo. Da un lato non possono permettere che l’inflazione diventi più radicata. Dall’altro l’invasione della Russia è un punto di svolta ed è un grave shock economico negativo, recessivo o stagflazionistico, che riduce i margini di azione e spinge più in là la normalizzazione della politica monetaria.
Ucraina: quali sviluppi possibili?
D’altro canto, probabilmente le sanzioni non avrebbero dissuaso Putin dall’invadere l’ucraina; ha ragione chi lo sostiene. Putin non voleva negoziare. Ora l’obiettivo chiave dell’Occidente è portare la Russia nella recessione più profonda possibile. Il mercato già lo sta facendo. La caduta del rublo sta inasprendo fortemente le condizioni finanziarie, coi mercati monetari che hanno portato i tassi d’interesse russi sopra il livello a cui erano saliti nel 2009.