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Vino come le sigarette? mercato a rischio

Il mercato del vino a rischio?

Una notizia che ha provocato scalpore negli scorsi giorni è quella riguardante il vino italiano. La Commissione Europea infatti avrebbe deciso di etichettare il vino come bevanda alcolica dannosa. La realtà tuttavia è molto più complessa. In questo articolo parleremo del mercato del vino e faremo luce su quanto avvenuto.

Vino, un export da 5 miliardi all’anno!

Nel 2021 secondo quanto riporta Unione Italiana Vini sui dati Istat, la crescita dell’export del vino italiano sui mercati internazionali non ha conosciuto limiti. Nei primi nove mesi del 2021 l’export di vino ha infatti registrato un +15,1%, una valore analogo a quello del 2020, in piena emergenza pandemica. Si tratterebbe di un corrispettivo pari a 5,1 miliardi di euro. Un trend superiore inoltre al periodo pre-pandemico del 2019 con un aumento del valore del +11,6%. Ma non è solo il valore ad aumentare. Secondo le rilevazione dell’Istat, i volumi sono aumentati (+7,9%, 16,2 milioni di ettolitri esportati) e in particolar modo il prezzo medio, a +7%, prezzo che ha compensato parzialmente secondo l’Unione Italiana Vini, l’aumento del costo delle materie prime e del trasporto. Di seguito è riportata la tabella dell’Istat sull’export di vino italiano

Fonte: Istat. Esportazioni Italiane di Vino e mosto per segmenti qualitativi

I consumi post-lockdown di vino italiano nel mondo hanno privilegiato i vini DOP imbottigliati (+18,8%). Il mercato principale dell’export di questo prodotto italiano rimangono gli Usa (+23,1%) che ne importano 1/4. A seguire la Germania (+7,1%) e il Regno Unito (+6,1%), gli altri principali mercati.

Commissione europea contro l’export italiano?

Il nostro vino è minacciato dalla Commissione Europea? Cosa sta succedendo? Il 3 febbraio del 2022 la Commissione Europea ha pubblicato a Bruxelles il Piano d’azione: “Europe’s beating cancer plan” per contrastare il cancro. All’interno di questo piano viene precisato come il consumo di alcol sia dannoso a prescindere dalle quantità assunte e dalla tipologia di bevanda. Il vino, esseno una bevanda alcolica, verrebbe equiparato ai super alcolici. Tuttavia, il 15 febbraio 2021 la cosiddetta linea italiana del Parlamento Europeo ha prevalso. Infatti, la votazione degli emendamenti all’Europarlamento ha cambiato quanto previsto dalla Commissione Europea. Bisognerà distinguere il consumo moderato dall’abuso e saranno esclusi i warnings (etichette analoghe a quelle presenti sui pacchetti di sigarette). Insomma, una vittoria per il settore vitivinicolo italiano.

Cosa c’è di vero? La IARC, l’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro ha evidenziato come non esista in realtà un livello di sicurezza nell’assunzione di alcol. Ciò evidenzia come ogni bevanda alcolica possa essere cancerogena. Il vino, entrato a far parte della classe I della IARC non è esente da rischi. Certo, bere un bicchiere in più di vino non ci farà venire il cancro, ma non ci pone a riparo da esso.

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