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Travaglio: come ti aizzo il popolo sovrano

Copertina libro Travaglio su Conte titolo "I segreti del Conticidio"

Sono quasi arrivato alla metà del libro di Travaglio. Una sequela di assurdità incredibili che vanno dal complotto, alle registrazioni segrete.

Le parti più rilevanti sono i numerosi typo che sottolineano la grande qualità del manoscritto.

A questi si aggiunge una grande faziosità nel voler attaccare la destra italiana, un po’ quello che vediamo ogni giorno sulle pagine del Fatto.

Se inizialmente avevo l’impressione che il poeta volesse difendere la banda degli scappati di casa, mi sono dovuto ricredere. Il suo obiettivo è un altro, molto più becero: confondere e creare nel lettore un senso di angoscia. Come se ci fosse un disegno orchestrato ad arte per ingannare il popolo sovrano.

Il tutto lo si capisce dai doppi sensi delle parole. Uno su tutti l’aver paragonato Salvini a Hitler non troppo velatamente, attraverso l’uso della locuzione “inner cirle”, che spesso viene usata per indicare la ristretta cerchia di fedeli del Fuhrer. Un accostamento macabro, che benché sotto certi aspetti giustificato, non può che restituire una visione soggettiva e quanto più lontana dalla realtà.

Questo ci deve inevitabilmente spingere ancora una volta a riflettere sulla qualità del servizio di informazione che viene fatto in Italia. Ovvero un pessimo servizio. Un servizio scadente, che non informa, ma spinge al consolidamento delle proprie opinioni.

Se la conoscenza nasce dal dubbio, sicuramente questo libro non alimenta quello della ragione, ma semmai fa l’opposto, confermando quello che la pancia delle persone chiede: ovvero la conferma che le ombre proiettate sulla parete della caverna siano la realtà.

Sicuramente il direttore ne uscirà vincitore. In un paese in cui non si è abituati a ragionare, è estremamente più semplice accettare l’ipotesi del Conticidio, piuttosto che vedere la realtà per quella che è.

Molti mi hanno scritto in queste ore di fare un video sul tema.

Se il libro di Speranza meritava un video ad hoc, in quanto ministro e responsabile del disastro italiano, devo ammettere che in questo caso non me la sento di dedicare il mio tempo nel descrivervene le parti peggiori, ne uscirebbe un video di ore ed ore, sarebbe più appropriata una maratona.

Il mio consiglio è quello di leggere questo libro, senza sborsare nemmeno un euro. Temo sia necessario toccare con mano quanto il giornalismo italiano sia caduto in basso.

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