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Iliad multata per pubblicità ingannevole

Iliad, azienda delle telecomunicazioni ha ricevuto una multa da parte dell’Antitrust per pubblicità ingannevole. Ne parliamo in questo articolo.

La decisione dell’Antitrust su Iliad

L’Autorità Garante per la Concorrenza ha multato Iliad per aver omesso o fornito in maniera ingannevole informazioni essenziali sulle offerte di telefonia mobile. Dopo un’istruttoria durata quasi un anno, il Garante della Concorrenza ha deciso di sanzionare Iliad per 1,2 milioni di euro. L’azienda, violando gli articoli 21 e 22 del Codice del Consumo, avrebbe pubblicizzato alcune offerte risaltando la compatibilità con la più recente tecnologia 5G. Tuttavia, l’azienda avrebbe omesso o fornito in modo chiaro alcune informazioni sulle condizioni sull’utilizzo di questa tecnologia. Ad esempio, mancherebbero delle indicazioni come la verifica della copertura territoriale della rete 5G di Iliad e il possesso di un particolare dispositivo. In sintesi, le comunicazioni promozionali dell’operatore telefonico non sono risultate idonee da parte dell’Antitrust per le motivazioni già menzionate in precedenza. Secondo l’Antitrust, uno smartphone, anche se abilitato al 5G, non può assicurare la fruizione della rete 5G dell’azienda.

La risposta dell’azienda

Non si è fatta attendere la risposta di Iliad. L’azienda ha dichiarato come la sanzione sia profondamente ingiusta. Infatti, l’azienda dimorerebbe una grande attenzione verso i suoi utenti e comunica in modo più trasparente di quanto non facciano gli altri competitor. L’azienda ha dichiarato che continuerà ad aumentare il suo impegno nell’assistenza ai clienti. Inoltre, ci sarà un rimborso di 19,98 euro agli utenti che avevano segnalato un problema nell’utilizzo del servizio 5G.

Chi c’è dietro la segnalazione

A segnalare Iliad ci sarebbe il Codacons. Secondo quanto spiegato da presidente del Codacons, Carlo Rienzi, il settore della telefonia mobile è una vera e propria giungla. Infatti, per i consumatori risulta molto difficile districarsi fra offerte ingannevoli che modificano le scelte degli stessi e arrecano un danno economico diretto. A segnalare le comunicazioni di Iliad all’Agcm, sono stati non solo Il Codacons, ma anche Tim e due associazioni dei consumatori.

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