PD sempre più Arca Di Noè: tutti dentro!
Il PD continua la sua campagna acquisti per comporre la lista Democratici e Progressisti con cui si presenterà alle elezioni del 25 settembre. Non solo si sono ripresi dopo lo strappo di Carlo Calenda ma si prepara a rendere la lista inclusiva di tutte le sensibilità unite dai valori democratici contro la destra nazionalista. “Vogliamo essere la prima lista, solo noi possiamo battere la destra” ha affermato il segretario del PD Enrico Letta.
Nuovi ingressi per il PD
Dopo l’annuncio di Carlo Cottarelli sono arrivate conferme come quella già prevista di Articolo 1 di Roberto Speranza. Continuando a scorrere la lista si trova Volt con la co-presidente Eliana Canavesio: “Siamo qui per rappresentare le nostre proposte in una coalizione larga, giovane e europeista.”
Saranno rappresentati nella lista del PD – Per un’Italia Democratica e Progressista anche i popolari cristiano-sociali di Democrazia Solidale (DemoS) col segretario Paolo Ciani “È un percorso in cui è cresciuto un lavoro comune attorno le idee.”
Rimanendo dentro le classiche famiglie politiche della Prima Repubblica emergono le rappresentanze del Partito Socialista guidato da Enzo Maraio “Siamo pronti, per le priorità di questo paese” e gli eredi del Partito Repubblicano del Movimento Repubblicano Europeo.
Novità a sinistra del Partito Democratico: entra Possibile
A sinistra del PD si rafforza anche la Lista dei Verdi e Sinistra Italiana con Possibile di Giuseppe Civati, che ha deciso di aderire alla lista di sinistra con una votazione interna in cui il sì ha prevalso con più del 95%
Un tour elettrico colonnina per colonnina
Il PD ha inoltre annunciato che la fase finale del tour della campagna elettorale sarà a bordo di un pulmino elettrico, con una tappa ogni 150km, in corrispondenza delle colonnine di ricarica. “Una scelta impegnativa, perché abbiamo capito quanto l’Italia sia arretrata da un punto di vista della mobilità elettrica. Fare un giro dell’Italia con un mezzo del genere è praticamente impossibile, ma noi lo faremo e gli incontri saranno scanditi dalle colonnine elettriche, cioè ogni 150 km e questo dà l’idea dei limiti con cui l’Italia deve fare i conti” ha spiegato Enrico Letta.