Attualità, Finanza

Francia: a rischio congelamento gli asset russi

L’inverno sta per finire ma non per gli oligarchi russi. La Francia, infatti, sembra voler congelare gli asset degli oligarchi legati al regime putiniano.

Una guerra economica

Stando a quanto riportato dal New York Times, infatti, le autorità francesi starebbero lavorando per cercare (e congelare) i beni di lusso, le case e tutti gli altri asset dei potenti oligarchi russi localizzati in Francia; come risposta alla recente crisi in Ucraina.

Anche le banche e le compagnie assicurative francesi stanno setacciando milioni di conti per identificare i russi nell’elenco delle sanzioni; così come i membri delle loro famiglie e tutte le holding che potrebbero aver creato per nascondere le loro identità.

Le parole dell’Eliseo

A commentare questa decisione c’è il ministro degli Esteri francesi, Jean-Yves Le Drian; il quale ha detto, in un’intervista televisiva, che

Gli oligarchi devono stare attenti, perché l’elenco degli oligarchi che sono stati presi di mira dall’U.E. è molto grande

Del resto, le società russe non godono di un buon stato di salute nemmeno negli altri Paesi Europei; dove la crisi ucraina e il rischio geopolitico connesso con la stessa stanno facendo precipitare diversi titoli bancari russi.

Le reazioni di Mosca

La risposta alle parole del ministro francese non si sono fatte aspettare. Dimitri Medevdev, delfino dell’attuale presidente Putin, in un Tweet ha dichiarato che:

Tutto questo mentre le conseguenze della guerra nei mercati finanziari si fanno sentire; con una banca centrale russa che si trova sempre più alle strette sulle manovre da attuare e con delle possibili pesanti conseguenze in caso di esclusione dal sistema di pagamento SWIFT.

In conclusione, sebbene per la macchina da guerra russa potrebbe non essere ancora giunto il tempo per pronunciare la parola “fine”, le pesanti sanzioni sull’economia russa potrebbero costringere lo Zar Putin e i suoi oligarchi a ridimensionare le sue ambizioni sull’Ucraina; e costringerlo a sedere ad un tavolo dei negoziati da una posizione di forza che non possiamo dare per scontato sia forte: pena l’isolamento della Russia, o peggio una sua distruzione dal punto di vista economico e finanziario.

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